Terroir
Ultimo avamposto sulla punta nord del Collio friulano, La Ponca è composta da sei appezzamenti caratterizzati dalle migliori qualità della DOC per geologia, esposizione e clima. Abbinate ad un intervento umano ragionato e minimale, danno vita a vini minerali, sapidi e di rara finezza.
I vigneti de La Ponca crescono su terreni collinari ad elevazioni tra i 200 e i 300 metri d’altitudine, con esposizioni da est, sud-est (predilette dalle varietà a bacca bianca) a ovest (dedicate allo Schioppettino). La vicinanza alle Prealpi Giulie garantisce forti escursioni termiche che apportano freschezza e complessità aromatica ai vini, e le correnti della Bora mantengono le viti asciutte e i grappoli sani, riducendo la necessità di trattamenti fitosanitari.
Ma il vero tesoro de La Ponca si trova nel suolo.
Dagli studi del professor Alvise Comel, uomo di cultura e chimico del suolo di origine friulana cui l’Italia deve alcuni degli studi più importanti di geologia applicata all’agricoltura, si evince la particolare vocazione di questa zona del Collio.
Nella mappa si distinguono le diverse tipologie di ponca del Collio, in cui la facies arenaceo-marnosa inferiore, dove si trovano i vigneti de La Ponca, è secondo lo studioso la più adatta alla viticoltura.
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Facies a calcari compatti
Facies a calcari fettucciati
Calcari a marnosi rossi
Brecce calcaree
Zona inferiore prevalentemente calcarea
Zona di transizione
Facies arenaceo-marnosa inferiore
Facies arenaceo-marnosa medio
Facies arenaceo-marnosa superiore
Facies arenacea
Ghiaie ricoperte o miste ad alluvioni argilose
Alluvioni argillose
[Il Collio] geologicamente rappresenta un complesso eocenico adagiato su sedimenti cretacei […]. Essi passano gradualmente ad una formazione marnoso-arenacea, della quale si possono distinguere tre zone […]. L’inferiore [la sottozona in cui si colloca La Ponca], che si estende sulla zona mediana del Collio risulta da alternanze di straterelli arenacei e marnosi con banchi di calcari marnosi o arenacei […].
Le formazioni marnoso-arenacee, danno terreni ottimi per tutte le colture in collina, prima fra esse la viticoltura.
Alvise Comel – Il Terreno Agrario (1940)
Quindi la ponca migliore del Collio si trova esattamente a La Ponca.
Le stratificazioni tra rocce dure e rocce morbide stimolano la crescita della vite in profondità, lungo le sottilissime intercapedini tra marne e arenarie alla ricerca di acqua, garantendo così un accesso alle riserve idriche e ai minerali immagazzinati negli strati argillosi.
Questo delicato equilibrio idrogeologico permette alle piante di produrre uve di alta qualità con costanza, anche in annate difficili.
Equilibrio fragile
La formazione della ponca risale a 65 milioni di anni fa, ma la sua struttura è fragile, e continuamente soggetta a stravolgimenti da parte di agenti atmosferici e interventi umani troppo invadenti. Per contrastarne l’erosione è necessario un approccio sostenibile all’agricoltura.
Il team della Ponca si impegna giornalmente tramite una coltivazione a regime biologico rispettosa, con scassi leggeri del terreno e la corretta manutenzione dei roncs, i tipici terrazzamenti friulani. Le viti crescono così in un rapporto simbiotico con l’ambiente, gettando le basi per la nascita di vini sinceri e riconoscibili.